lunedì 7 settembre 2020

Avia 15 Jewels

Dopo aver recuperato le pubblicazioni di orologi accumulati negli anni e mesi passati, con questo Avia 15 Jewels mi allineo alla contemporaneità di pubblicazione nel Settembre 2020.
In realtà questo elegante orologio di conosciuta e apprezzata casa Svizzera era già mio nel lontano 2008, uno dei primi della mia collezione, che dovetti vendere a mio cognato a causa delle sue pressanti richieste.
Pochi giorni fa mi esce con la novità di voler sfoltire il suo parco orologi... pochi pezzi, non è un collezionista, di sicuro si è stancato di questo Avia, non mi stupisce, è un pò volubile.
Glielo ricompro, allo stesso prezzo di vendita, nè un Euro di più nè un Euro di meno, l'ha tenuto bene.
Ho solo dovuto sostituire il plexi molto rigato, ne avevo uno pronto avanzato da tempo della stessa identica misura, incredibile !!
La cassa, placcata oro è ancora bella nelle stesse condizioni di 12 anni fa, ho le foto dell'epoca e posso fare il raffronto.
E così per questa ultima puntata (non ne sono così tanto sicuro che sia davvero l'ultima...) aggiungo un orologio non restaurato. 

Questo Avia è probabilmente degli anni 50 del secolo scorso.



La cassa è placcata oro di forma tonda.
Il fondello in acciaio chiuso a pressione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica   37   mm
Altezza alle anse                             45    mm
Spessore                                          9,8 mm
Anse                                               18   mm

Il movimento è un AS 1203 a carica manuale ha 17 rubini e 18.000 A/h con 40 ore di riserva di carica.
E' stato prodotto a partire dal 1950.

Seiko 7C43-7000 Diver Quartz

Da Febbraio 2020 a causa del problema Covid-19 e relativo Lock-Down andare per mercatini è stato assolutamente impossibile perchè tutti annullati.
Dopo mesi di chiusura in casa finalmente in Italia le normative sono meno stringenti e riparte così la stagione dell'antiquariato ambulante, così ancora una volta assieme a mia moglie in Giugno mi reco al mio solito mercatino con entrate contingentate nell'area espositiva.
Essendo con la mia signora cerco di limitarmi a guardare e "non toccare" per non incorrere in guai seri ma inevitabilmente l'occhio mi cade in una vetrinetta posta su un banchetto.
All'interno sono in mostra orologi totalmente non interessanti meno uno che sembra essere messo lì apposta per farmelo prendere in mano e guardarlo bene, memore della frettolosità quando acquistai l'Omega e il Calan.
Il venditore mi fa un prezzo, rimango poco interessato perchè trattandosi di un quarzo, in mancanza di una batteria per poterlo provare si corre il serio rischio che non funzioni, oltretutto trattandosi di un Seiko la cosa è decisamente probabile.
Giro e rigiro in mano questo Seiko 7C43-7000, un bel diver completamente originale, sporchissimo e maltrattato, esprimo al venditore le mie perplessità sul problema costi qualora non funzioni mentre mia moglie con mia enorme sorpresa mi dice: "Prendilo, poi se non funziona pazienza...", probabile sia nadata fuori di senno per il caldo di quel giorno di Giugno oppure ormai si è rassegnata... propendo per la prima ragione.
Nonostante abbia ricevuto il beneplacito, continuo a rimanere dubbioso anche perchè di Seiko al quarzo me ne intendo pochissimo, quando la signora adocchia due graziosi quadretti e il venditore prende la palla al balzo e me li inserisce nel prezzo pattuito in precedenza.
Che fare ? Ovviamente comprare i due quadretti alla moglie con annesso orologio...
Arrivato a casa, dopo pranzo apro il fondello e monto una batteria nuova, nulla da fare, non si muove.
Non mi resta che smontare il tutto e provare a pulire contatti e circuito, cosa che faccio con delicatezza ma di funzionare non ne vuol sapere.
Già che ho iniziato smonto il resto, lunetta inchiodata, movimento, quadrante e lancette arrivando alla ghiera che blocca il vetro, molto rovinato, che rimane "cementata".
Il quadrante è assolutamente perfetto così come le lancette, segno della eccellente impermeabilità di questa serie di diver, il resto mi fa lavorare molto accumulando una quantità di morchia impressionante pure all'interno della corona.
Alla fine ne esco vincitore e ripongo il tutto in una scatoletta sigillata perchè devo darmi da fare per trovare i ricambi per il movimento.
Con le ricerche dei pezzi scopro che questa serie di orologi è molto ambita dai collezionisti e seppur non rara come la precedente 7548-7000 (il famoso Seiko di Brian May, chitarrista dei Queen), è stata prodotta per pochi anni.
Con una fatica immane, trovo in rete un circuito nuovo ad un prezzo esorbitante sperando che sia il solo problema perchè se fosse anche la bobina l'esborso quasi duplica.
Attendo...in Agosto, complice anche il fermo ferie, vado a portare alcuni orologi dal mio amico Maestro Orologiaio e aggiungo questo Seiko, alcuni pezzi per la verità soprattutto per farmi svitare la ghiera fermavetro.
Mi controlla il funzionamento del movimento, lo mette dentro a qualcosa di magnetico e il rotore gira molto bene, e voglio ben dire, l'avevo smontato, lavato e oliato alla perfezione.
Meno male, la bobina è buona.
Prepara il torchietto e blocca la cassa con decisione, fissa le punte, blocca il tutto in una morsa e inizia a girare il volantino... o perlomeno ci prova.
Pare impossibile da schiodare, dopo una ventina di minuti con una faccia paonazza per lo sforzo riesce a svitare la maledetta ghiera.
Mi promette che proverà a cercare un circuito nel frattempo io cercherò un vetro originale da sostituire a quello rovinatissimo.
Esploro la rete con meticolosità ed infine trovo un vetro corretto, purtroppo è a prezzo folle e il costo si aggiunge a quello della ruotina del datario che essendo in plastica e molto fine e delicata era spezzata.
Arrivano i ricambi e li monto dopo aver lucidato bene la cassa lasciando inalterata la satinatura circolare della carrure, arriva anche la telefonata dal mio amico orologiaio che ha trovato miracolosamente un circuito: "Costa caro..." mi dice,  però qualcosina meno che il folle prezzo scovato in Internet.
Vado a riprendere gli orologi lasciati per la revisione e mi monta il circuito, finalmente il 7C43 si mette a funzionare alla perfezione !!
Mi dà anche un cinturino Z22 non originale che provvisoriamente vestirà questo Seiko, quello che c'era al momento dell'acquisto originalissimo, purtroppo molto rovinato, secco e sporco, non recuperabile, lo tengo come corredo di autenticità, mi ha perlomeno donato la fibbietta giusta.
Purtroppo anche il cinturino originale è difficilissimo da trovare, ho visto alcune inserzioni negli USA, in Europa niente, dalle foto mi sorgono pure dubbi sull'effettiva realizzazione Seiko.
Questo restauro è stato costoso, ne è valsa sicuramente la pena perchè questi Diver sono molto belli, la fortuna nel reperire i ricambi ha aiutato soprattutto per il circuito e il non aver cambiato l'inserto della lunetta, vissuto ma leggibile, soprattutto originale al 100% ha limitato di poco le spese.
E' un subacqueo 200 metri con tutte le guarnizioni nuove ma credo che starà lontano dall'acqua, molto lontano.
Chi me la farà fare nuovamente una fatica così per restaurare un orologio ?
Mi consola il fatto che è un pezzo davvero splendido.

Il mio Seiko 7C43-7000 è del Febbraio 1988, uno degli ultimi prodotti di questa referenza.



Cassa con corona ad ore 4 in acciaio.
Fondello in acciaio chiuso a vite con OR.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  42,2 mm
Diametro lunetta                             41   mm
Altezza con le anse                         44,9 mm
Spessore                                        11,8 mm
Anse                                               22   mm

Il movimento è un Seiko 7C43 al quarzo.

Calan 15 Rubis First Class Antimagnetic

Calan... che marchio è ?
E' la ovvia domanda che si farebbe chiunque legga questa pubblicazione: ebbene è una sottomarca della ben più conosciuta Muros registrata nel 1944 in Svizzera, marchi ormai scomparsi.
L'appartenenza di questo Calan First Class alla Muros è certificata dal ponte del movimento marchiato proprio Muros Watch Factory.
Acquistato assieme all'Omega pubblicato subito prima di questo orologio, è ovviamente passato in secondo piano nelle mie attenzioni visto il pregio del precedente.
Ad ogni modo è un orologio degno di nota in quanto di grandi dimensioni, poco meno di 38 mm, e per le inusuali (per l'epoca) anse da 20 mm.
La cassa come detto di generose dimensioni, è in tre pezzi come in quasi tutti gli orologi degli anni 50-60 del secolo scorso, costruita in una strana lega con superficie allo stato naturale, non cromata.
Avevo il dubbio potesse trattarsi di ottone successivamente nichelato ma una piccola incisione all'interno è risultata di colore "bianco" come l'esterno.
E' bastata una passata con un panno per argenti per farla splendere abbastanza seppur non brilli come una buona cromatura.
Il quadrante è estremamente leggibile con una patina uniforme sul quale spiccano gli indici dorati in numeri arabi, non ha avuto bisogno di nessuna pulizia.
Il plexiglass in perfetta forma ha subito solo una leggera lucidatura per eliminare i micrograffi e ha una bella forma bombata abbastanza pronunciata.
Il movimento semifunzionante l'ho revisionato cambiando la molla di carica del bariletto perchè non spingeva a sufficienza, ora marcia con buona precisione.
Infine un cinturino in pelle nocciola dona a questo sconosciuto orologio una certa raffinatezza pur rimanendo un modello di poco valore intrinseco, insomma, un pezzo davvero carino.

Non essendoci incisioni di revisioni all'interno del fondello, non posso datare questo Calan, ma dal design si può certamente inserire tra 1l 1950 e il 1960 o poco oltre.



Cassa tonda in lega in tre parti chiusa da un fondello in acciaio a pressione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  37,7 mm
Altezza con le anse                         45,2 mm
Spessore                                         9,7 mm
Anse                                              20   mm

Il movimento è un Amida 500 a carica manuale con 15 rubini, 18.000 A/h
Ha lo scappamento Pin Lever.

domenica 6 settembre 2020

Omega “Jumbo” Ref. 2505-20

Sempre nel febbraio 2020 gironzolavo in un mercatino diverso dal mio solito, stavolta in compagnia di mia moglie e quindi con mia promessa interiore di non acquistare per non incorrere in problemi con la consorte.
Appena arrivati mi accosto ad un banchetto dove erano seminascosti alcuni orologi, due attirarono la mia attenzione, chiesi il prezzo e data la cifra senza nemmeno vederli li presi e li intascai dopo aver pagato il dovuto.
Trascorsi il resto della mattinata con i due pezzi in tasca senza tirarli fuori per un'occhiata approfondita, la mia signora avrebbe emesso un commento più eloquente di una semplice sbuffata quando li acquistai.
E nemmeno avrei potuto capire bene perchè causa velocità nel nascondere la malefatta vidi perifericamente che uno era completamente opaco e pieno di sporco sotto il vetro, nessun problema, sarebbero andati più che bene per ricambi.
Mia moglie ormai è rassegnata ma come credo tutte, non possono esimersi da leggere o pesanti reprimende del nostro operandi di collezionisti, quindi sempre meglio limitare o meglio ancora andare per mercatini soli o con un amico.
Arrivati a casa devo ancora soffrire perchè c'è il pranzo Domenicale e i due orologi rimangono ancora nella tasca della pesante giacca usata per ripararmi dal freddo.
Finalmente dopo ore riesco a prelevarli e dedicarmi ad una prima analisi, mi cade l'occhio sulla corona del pezzo disastrato e lascio perdere immediatamente l'altro ben più leggibile.
Una corona marchiata Omega...
Dal vetro si scorge poco o nulla, sicuramente però guardando con attenzione già sulla bancarella avrei immaginato cosa fosse, pur magari restando nel dubbio potesse essere qualche accrocchio.
Apro la cassa, sporchissima ma molto bella con pochissimi graffi e mi si presenta davanti un movimento dorato bellissimo, pulitissimo, funzionante.
Il fondello come il movimento riporta tutti i marchi Omega e la referenza.
Tolgo la lunetta che regge il vetro e meraviglia, appare uno sporchissimo quadrante originale.
Smonto tutto, ripulisco dal fango, molto probabile che sia stato alluvionato e recuperato in qualche scantinato disastrato, rimango però stupito che non sia passato quasi nulle nella parte interna dell'orologio preservando da danni costosissimi il prezioso movimento.
Una volta ripulito il quadrante si presenta decisamente patinato con alcune aree più rovinate, ma assolutamente leggibile e soprattutto utilizzabile senza dover ricorrere a ristampe o sostituzioni.
Potrei pensare che il fango si sia essiccato velocemente e abbia contribuito a preservare l'integrità della superficie, intaccandolo più profondamente solo in aree limitate, sia andata come è andata, un vero colpo di fortuna.
Le lancette si lasciano ripulire facilmente, sono in oro massiccio e letteralmente spettacolari, in oro anche tutti gli indici applicati e il simbolo Omega.
La cassa ha poi subito una lucidatura veramente leggera tanto era poco usurata, il movimento ha dovuto essere ripulito da qualche schizzo di fango solo in poche parti periferiche e nella zona delle ruote lancette.
Anche il vetro è poi risultato abbastanza bello seppur con graffi sulla superficie ma non originale mancando il piccolissimo logo inciso al suo centro, probabilmente era già stato sostituito, cosa che faccio anche io montandone un plexiglass nuovo.
Abbino a questo splendido Omega un cinturino in pelle marroncino con cuciture chiare che lo rende elegantissimo.
Ricerco poi informazioni in internet e scopro che è una referenza della serie soprannominata Jumbo per via delle sue notevoli dimensioni, ben 38 mm di diametro senza corona, e ha quotazioni notevoli per un orologio in acciaio.
Inoltre il suffisso 20 della referenza è estremamente raro pur all'interno di 2505 abbastanza diffusi.
Dal sito Omega scopro che il design del quadrante è proprio della referenza corretta e il movimento deve essere o un 265 oppure un 266, quest'ultimo presente all'interno del mio.
A volte accade che tra le cose vecchie ci si possa imbattere un autentici colpi di fortuna come mi è successo con questo bellissimo Omega, solo... evitare di andare con la moglie e soprattutto guardare bene subito per non farsi poi venire un infarto per l'emozione allo scoprire cosa si è acquistato.

Dal seriale del movimento si risale all'anno di costruzione e questo è del 1953.



Cassa tonda in acciaio in tre parti chiusa da un fondello in acciaio a pressione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  38,2 mm
Altezza con le anse                         46,7 mm
Spessore                                         9,1 mm
Anse                                              18    mm

Il movimento è un Omega 266 a carica manuale con 17 rubini, 18.000 A/h e una riserva di carica di circa 45 ore
Deriva dalla serie iniziata con il calibro 30T, serie prodotta in più di 3.000.000 di esemplari in un arco di tempo che va dal 1939 al 1963.

giovedì 3 settembre 2020

Vetta Yacth Incabloc Automatic

Febbraio 2020, solito mercatino, trovo su un banchetto questo Vetta Automatico che desta la mia curiosità a causa dell'insolito quadrante o perlomeno insolita scala che reca.
Sinceramente non ho idea quale scopo abbia, assomigliando a qualcosa che ha a che fare con le regate, ho deciso di denominarlo "Yachtc".
Le condizioni erano buone nonostante la sporcizia, sfortunatamente il vetro in plexiglass aveva una profonda intaccatura, per il resto funzionava.
A casa l'ho completamente smontato e dopo averlo ripulito e lucidato leggermente la cassa ripristinando la satinatura circolare sulla carrure mi sono messo a cercare un vetro che sostituisse quello malandato.
Ho cercato e cercato ma un plexiglass così alto e sporgente non l'ho trovato, figuriamoci se avevo pure la fortuna di trovarlo con la lente per il datario.
Così dato l'altissimo spessore decido di recuperarlo al tornio, avrò limato perlomeno 1 mm e mezzo ma alla fine è venuto perfetto e ancora decisamente sporgente dalla lunetta mantenendo il suo curioso aspetto.
La lunetta è girevole bidirezionale, l'inserto perfetto così come il particolare quadrante di colore grigio scuro, dovrò solo riluminare la lancetta delle ore con una pasta luminosa invecchiata che al momento non ho, un lavoretto da fare prossimamente.
Il bracciale presente al momento dell'acquisto l'ho lasciato dopo pulizia e lucidatura, non è sicuramente il suo originale ma trovo che doni a questo Vetta un buon equilibrio estetico.

All'interno del fondello ho trovato una incisione di revisione nel 1972, di conseguenza calcolando aprossimativamente cinque anni ne deduco che sia stato prodotto tra il 1965 e il 1967.

Per saperne di più: ChronoStoria Vetta



La cassa è completamente in acciaio di forma galbè.
Il fondello  è chiuso a vite con generoso OR.

Dimensioni:
Larghezza esclusa corona di carica  36    mm
Altezza alle anse                              40    mm
Spessore                                         11,8 mm
Anse                                                18   mm

Il movimento è un ETA 2622 automatico, 25 rubini, ha una frequenza di 21.600 A/h, cambio della data ruotando le lancette tra le ore 20 e le 24, infine una riserva di carica di circa 42 ore (in posizione ferma).
La serie di questi movimenti è stata prodotta a a prtire dal 1963.

mercoledì 2 settembre 2020

Vulcain S

Con il Vulcain S termino la presentazione del trittico acquistato nel Gennaio 2020.
E il mio primo orologio di questa prestigiosa casa che ha prodotto soprattutto splendidi "svegliarini", i famosi Cricket.
Si aggiunge alla mia collezione come non restaurato, infatti anche in questo caso non ho risistemato la placcatura che è in uno stato generale decente e che dona una aria vissuta a questo raro Vulcain.
Quando lo acquistai il movimento funzionava un po si e un po no a seconda di come gli pareva, così lo feci revisionare da un maestro orologiaio.
Cinturino nero stile vintage completano l'opera.

Posiziono questo Vulcain negli anni successivi al 1965, probabilmente prima del 1970.



La cassa è placcata in oro di forma tonda.
Il fondello in acciaio è chiuso a vite con guarnizione..

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  34,3 mm
Altezza con le anse                         41,9 mm
Spessore                                         9,2 mm
Anse                                              18 mm

Il movimento è un FHF 96 rivisto dalla stessa Vulcain, carica manuale, 17 rubini, frequenza di 18.000 A/h e una riserva di carica di circa 48 ore.

Kalos 19 Rubis Antimagnetic

Il secondo orologio del trittico anni 60 è questo Kalos con cassa placcata oro.
Le sue condizioni erano decisamente inferiori all'Enicar presentato prima, sia di cassa che è leggermente sfogliata che per via del movimento con asse del bilanciere rotto.
Dovendo mandare al mio amico orologiaio alcuni pezzi di pregio leggermente superiore, aggiunsi anche il Kalos e il Vulcain per una revisione totale e sostituzione dei vari particolari rotti.
Al suo ritorno decisi di non restaurare la cassa e fa di questo orologio uno dei pochi in stato completamente originale e ci montai un bel cinturino decisamente stile vintage.
Seppur sia un orologio economico, nonostante un pregevole movimento ETA 1120, ha un quadrante elaborato con indici su rehaut separato e lavorazione radiale esternamente che lo rende molto accattivante.

Il Kalos è databile dal 1960 al 1965.

Per saperne di più: ChronoStoria Kalos

Riguardo al marchio, alla luce di migliori informazioni trovate nel frattempo, lo classificano nella produzione svizzera o della Hoga o della Alexander Jenny (non quella dei Caribbean).
Nella Chronostoria ho inserito l'altro mio Kalos e alcuni modelli con cassa Squale che andrebbero separati perchè con molta probabilità sono loro ad essere stati prodotti da una azienda di Pavia, in futuro farò una revisione della documentazione.



Cassa placcata oro, forma tonda e lunetta montata a pressione, vetro in plexiglass.
Fondello in acciaio con chiusura a pressione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica 34,8 mm
Altezza con le anse                        41   mm
Spessore                                        9,9 mm
Anse                                             18   mm

Il movimento è un ETA 1120 a carica manuale ed è stato costruito a partire dal 1960 con 19 rubini.
E' un 12 linee con uno spessore di 3,5 mm, viaggia a 18.000 A/h con una riserva di carica dichiarata di 43 ore.

Enicar Ultrasonic Ref. 1000/36

Dopo aver pubblicato orologi acquistati negli anni precedenti arrivo ora al 2020.
Nel Gennaio di quest'anno, manco a dirlo al solito mercatino, mi porto a casa un trittico tutti dello stesso venditore, il quale nel corso degli anni è diventato anche un caro amico.
Inizio da uno splendido Enicar Ultrasonic, gli altri due che pubblicherò immediatamente dopo, sono un Kalos Antimagnetic e un raro Vulcain S, tutti e tre modelli degli anni 60 del secolo scorso.
Questo bellissimo Enicar era in condizioni eccellenti, aveva solo il plexiglass rotto che ho sostituito prontamente dopo aver ripulito un pochino la cassa negli interstizi, poca cosa realmente
Anche il movimento di manifattura Enicar, che impreziosisce questo modello, era bellissimo, pulito e perfettamente funzionante.
Il quadrante si può affermare come nuovo, e spicca per via della lunetta sottile e un grande vetro nonostante la cassa sia poco più di 35 mm.
L'effetto è di mostrare dimensioni decisamente più grandi di quello che realmente è, davvero fascinoso.
Stufo dei soliti abbinamenti con cinturini neri o marroni, ho optato per un semplice pelle blu e devo dire che è stata una scelta giusta.

Come accennato prima posizionerei questo Enicar intorno al 1960-1965.



La cassa è cromata di forma tonda.
Il fondello in acciaio chiuso a pressione e recante all'esterno la denominazione e la referenza.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica   35,2 mm
Altezza alle anse                             43,2 mm
Spessore                                          9,1 mm
Anse                                               18   mm

Il movimento è un Enicar 1292 a carica manuale ha 17 rubini e 18.000 A/h con 36 ore di riserva di carica.
E' stato prodotto a partire dal 1955.

martedì 1 settembre 2020

Oriental Skin-Diver 200mt

Poco dopo aver acquistato il Longines che ho pubblicato ieri, in un altro banchetto al mercatino mi imbatto in uno splendido diver, un Oriental Skin Diver 200 Mt.
Mi colpì innanzitutto il quadrante bianco, cosa rara, e secondariamente il vetro plexiglass fortissimamente bombato.
Chiesto il prezzo, pagato e intascato, una volta arrivato a casa ho fatto alcune ricerche scoprendo che è un pezzo davvero raro soprattutto nella versione bianca e con una quotazione abbastanza elevata.
Della Oriental si sa decisamente poco, legata alla Omega poteva essere forse un marchio destinato agli USA, poi una Oriental "Italiana" di proprietà di Binda, azienda proprietaria di Vetta e Breil come marchi molto conosciuti.
Per le caratteristiche costruttive sono propenso a credere che questo modello sia della Oriental "Italiana" ma sinceramente non lo posso sapere.
La cassa molto bella e semplicemente ripulita dallo sporco accumulatosi nel tempo, è completamente in acciaio, con inciso sul fondello la denominazione Skin Diver e la resistenza alla profondità misurata in 20 Atmosfere.
La lunetta girevole bidirezionale invece non è perfetta, leggermente vissuta ma molto leggibile, il vetro originale era decisamente "glassato" e ho dovuto sostituirlo con uno subacqueo fortemente bombato in modo da mantenere alla perfezione il design caratteristico di questo splendido orologio, l'ho comunque conservato da parte.
Il movimento al momento dell'acquisto era funzionante, ma in realtà si fermava spesso così l'ho fatto revisionare da un maestro orologiaio in quanto il Felsa 4007N automatico è un calibro abbastanza difficile e ho voluto evitare di fare danni nel revisionarmelo da solo, dopotutto un bel pezzo così merita anche qualche spesa in più.
Infine ho montato un bracciale in acciaio che donasse importanza a questo Oriental.

Dallo stile estetico e anche dal periodo di produzione del movimento colloco questo Skin Diver nei primi anni 60 del secolo scorso.



Cassa completamente in acciaio.
Fondello in acciaio chiuso a vite con guarnizione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica    37,2 mm
Diametro lunetta                              38    mm
Altezza con le anse                          46,7 mm
Spessore                                         12,8 mm
Anse                                                19   mm

Il movimento, un Felsa 400N ha carica automatica con secondi centrali, 25 rubini, 18.000 A/h e riserva di carica di circa 43 ore in posizione di riposo.
Questo movimento è nato nel 1960.

lunedì 31 agosto 2020

Longines 4914-29 Cal. 27M

Poco prima del Natale 2019 gironzolavo per il mio solito mercatino quando mi imbatto in un banchetto dove c'era questo Longines tutto in acciaio.
Lo prendo in mano e lo guardo bene notando una cassa praticamente perfetta, direi NOS, poi passo ad analizzare il quadrante assieme al mio caro amico.
A tutti e due sembrerebbe una vecchia ristampa e mi lascia titubante se acquistarlo o lasciarlo sul banchetto per qualche altro ricercatore.
Da questo venditore, ho acquistato in passato alcuni orologi, e della sua serietà sono sempre stato sicuro.
Contratto il prezzo e come sempre non propone cifre spropositate, infine decido per portarmelo a casa diventando il secondo Longines della mia collezione.
In internet faccio delle ricerche ma non trovo nessun modello con questa referenza, molti 4914 ma nessun 29 finale, il che mi porta a pensare ad un pezzo raro.
Ho trovato alcuni Longines 27M, pochissimi per la verità, con lo stesso quadrante, tutti con casse in oro e altre referenze, non trovando la 29 non posso nemmeno capire se questa referenza avesse davvero questo design, di conseguenza presumo che sia il suo originale molto probabilmente ristampato.
Movimento perfetto, pulitissimo e funzionante come del resto perfetto l'orologio al quale ho abbinato un fascinoso cinturino in stile vintage che sostituisce il suo originale marchiato Longines che terrò in corredo in quanto non mi piaceva troppo a livello estetico.
Nelle foto si nota che la corona non è marchiata ma ho la sua originale con tanto di scritta Longines e ora è da parte perchè ha un piccolo problema ai primi filetti e tende a svitarsi, la sistemerò quanto prima per avere un orologio completo e originale.

Dal seriale del movimento si risale all'anno di costruzione e questo è del 1962.



Cassa tonda in acciaio chiusa da un fondello in acciaio a pressione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  37,5 mm
Altezza con le anse                         46   mm
Spessore                                         9,7 mm
Anse                                              18    mm

Il movimento è un Longines 27M a carica manuale con 15 rubini, 18.000 A/h.

sabato 29 agosto 2020

Citizen New Master 21 Jewels Ref. 63-1019

Altro orologio facente parte di un piccolo stock acquistato per ricambi nel 2018, questo Elegante Citizen New Master accompagna il suo fratello con quadrante verde-bronzo presentato tempo fa.
A differenza del precedente questo è dotato di datario ad ore 3 che lo rende un pochino più sportivo.
Quado arrivò la cassa era abbastanza vissuta, pertanto ho dovuto lucidare l'acciaio con decisione ma con precisione per preservare i suoi spigoli.
Il quadrante bello, nero profondo era mancante di alcuni indici prelevati da un donatore dello stesso stock con un improponibile verde brillante, ristampato dai soliti indiani che rovinano orologi dignitosi.
Dallo stesso donatore verde ho preso la lancetta dei secondi mancante e dopo aver montato un plexiglass nuovo ne è uscito un orologio molto carino.
Cinturino nero stile sportivo terminano questo restauro di un Citizen della famosa e diffusa serie New Master.

Questo Citizen è probabilmente del 1968, secondo il seriale dovrebbe essere di Gennaio.



Cassa tonda in acciaio chiusa da un fondello in acciaio a vite.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  35,4 mm
Altezza con le anse                         42,6 mm
Spessore                                        11,6 mm
Anse                                              18    mm

Il movimento è un Citizen 1802 a carica manuale con 21 rubini, 18.000 A/h e 40 ore di riserva di carica.
Il cambio data si effettua portandolo le lancette dopo le 24 e tornando indietro alle ore 21, e così via fino al raggiungimento della data corretta, un metodo che stressa un pò la meccanica.

domenica 23 agosto 2020

Seiko "5" 7009-3160 Coppia Black and White

Ho alcune coppie di orologi in tonalità diverse, in bianco e nero questi due Seiko 7009-3160 gemelli.
Acquistati nel 2017 in uno stock per prelevare ricambi, mi ha colpito favorevolmente il modello bianco con quadrante praticamente perfetto e decisi di restaurarlo seppur non incontrò un alto gradimento estetico da parte mia.
Smontandolo scoprii poi che conteneva un movimento 7S26 probabilmente trapiantato in precedenza causa quasti del suo 7009 originale.
E' risaputo che data l'economicità di alcune serie di movimenti (e dell'orologio stesso), gli orologiai suggeriscano proprio un trapianto invece che smontare e revisionare, spesso hanno ragione perchè il movimento nuovo costerebbe decisamente meno che la manodopera per la revisione.
Ad ogni modo in casa avevo alcuni movimenti 7009 già da me revisionati in attesa di essere montati su orologi che meritassero almeno un pochino come questo 3160.
La cassa in buone condizioni è però stata leggermente lucidata e risatinata per renderla perfetta, ho poi montato il suo vetro originale che è minerale e porta serigrafata all'interno la scala delle 24 ore.
Dopo alcune ricerche in internet ho poi acquistato il suo bracciale originale con Referenza Z1957E.
Il risultato è di un orologio sportivo alla fine non così bruttarello come pensavo inizialmente, merito sicuramente del restauro.

L'orologio è di Aprile 1983.



Nello stesso stock era presente anche un identico Seiko con quadrante nero però abbastanza rovinato che me l'ha fatto tenere nel cassetto a lungo per utilizzarlo come donatore di ricambi.
Però alla fine inutilizzandolo decisi che potevo almeno riassemblarlo avendo revisionato il movimento in precedenza e così feci, però limitandomi a lucidare e risatinare la cassa senza sostituire vetro e quadrante, mantenendo abbastanza visibili i difetti di colore.
Il bracciale non è il suo originale ma uno con maglie simili che mi era avanzato da qualche altro orologio donatore di organi, ci sta comunque benino e cosa più importante fa la sua funzione.

Questo Seiko nero è di poco più giovane del gemello bianco, è datato Agosto 1983. 



Per ambedue le casse hanno forma tonneau con anse strette e sono tutte in acciaio.
I fondelli sono chiusi a vite con guarnizione OR.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica   36,5 mm
Altezza con le anse                         41,5 mm
Spessore                                        10,2 mm
Anse                                              10    mm

Il movimento è un Seiko 7009A con carica automatica, 17 rubini, frequenza di 21.600 A/h e una riserva di carica di circa 43 ore (in posizione ferma).

Seiko "5" 6319-7080

Sempre facente parte dello stock acquistato nel 2016 questo inusuale Seiko 6319-8030 con cassa esagonale ad anse nascoste con quadrante virato leggermente sul rosa.
Ho lucidato leggermente la cassa, discretamente bella già in origine e montato un nuovo vetro minerale originale.
Il quadrante con indici dorati è virato abbastanza uniformemente in una tonalità tendente al rosa seppur non completamente come un altro Seiko presentato in precedenza.
La strana e rara forma della cassa lo fa sembrare bruttarello, ma al polso poi non stona affatto, questi Seiko mi sorprendono sempre.
Completa il restauro la revisione del movimento sul quale ho anche cambiato il bariletto di carica prelevato dagli innumerevoli ricambi smontati che ho nei vari cassetti, infine ho montato un cinturino in pelle tan che si abbina bene agli indici dorati e alla patinatura del quadrante.

Questo Seiko è di Ottobre 1975.



La cassa di forma esagonale con corona ad ore 3 è completamente in acciaio.
Il fondello in acciaio è chiuso a vite con guarnizione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  34,2 mm
Altezza con le anse                         38,8 mm
Spessore                                        10,9 mm
Anse                                               20   mm

Il movimento è un Seiko 6319A con carica automatica, 21 rubini, frequenza di 21.600 A/h e una riserva di carica di circa 47 ore (in posizione ferma).
Il movimento deriva dal 6309A, ha solo la carica automatica, particolarità abbastanza comune con molti altri movimenti di Seiko, il settaggio del day-date è rapido agendo sulla corona estratta in prima posizione.

Seiko "5" 6309-8900

Piccolo, semplice, elegante, questo Seiko 6309-8900 sempre dello stock acquistato nel 2016.
La cassa prima del restauro era decisamente bella, dopo una leggerissima lucidatura ho solo rifatto la caratteristica satinatura e montato un vetro minerale nuovo originale.
Il quadrante pressochè perfetto è di uno stupendo blu scuro e indici acciaio, la somma della cassa e di questo quadrante fornisce una eleganza senza pari che sopperisce ai suoi soli 35 mm di diametro.
Movimento revisionato e montaggio finale di un cinturino in pelle blu per un bel risultato finale che mi porta ad indossare sovente questo Seiko.

La datazione è di Marzo 1985



Cassa in acciaio con corona ad ore 3.
Fondello in acciaio chiuso a scatto con guarnizione OR.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  35,5 mm
Altezza con le anse                         42    mm
Spessore                                        10,0 mm
Anse                                               19   mm

Il movimento è un Seiko 6309A con solo la carica automatica.
Ha 17 rubini e 21.600 A/h con una riserva di carica (in posizione ferma) di circa 47 ore.
Il cambio data e giorno è a scatto rapido.

mercoledì 19 agosto 2020

Seiko 2418-7000 23 Jewels Hi-Beat

Nel grande stock che acquistai nel 2016 faceva parte anche questo piccolo orologio per signora 2418-7000 con movimento ad alta frequenza, da qui il nome Hi-Beat.
In condizioni decenti, mi ha subito affascinato pur rimanendo indeciso se restaurarlo.
Rimase nel cassetto per qualche anno, aveva la ruota di trasmissione della carica con tutti i dentini rotti e introvabile.
Poi un giorno esce una vendita di un rottame compatibile e per pochi spiccioli lo acquisto potendo così recuperare la ruotina, la monto e la ricarica automatica torna a funzionare, il resto già funzionava e non ho fatto revisione.
La cassa placcata in oro è accettabile, avrei potuto farla ridorare ma credo che non ne valesse la pena così è rimasto originale, ho sostituito il plexi con uno originale e montato un cinturino con chiusura a bottone tanto anni 80.

L'orologio è datato Aprile 1972.



La cassa di forma ellittica è placcata in oro.
Il fondello contiene il movimento ed è chiuso a pressione.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica   28,5 mm
Altezza con le anse                         36,8 mm
Spessore                                         8,8 mm
Anse                                              13   mm

Il movimento è un Seiko 2418A con carica automatica, 23 rubini, frequenza di 28.800 A/h

Citizen 8260A

Da uno stock del 2016 acquistato per ricambi esce questo Citizen con splendido quadrante azzurro e trama come stoffa, naturalmente deve subire un restauro.
Al suo interno c'è un movimento perfettamente pulito ma purtroppo con spirale danneggiata, ho movimenti sparsi per recuperare i ricambi necessari e trovo un ponte bilanciere a posto e torna a funzionare.
Per sicurezza faccio la revisione completa in modo che funzioni ancora per anni.
La cassa ha bisogno di una lucidatura così come anche il vetro in plexiglass.
Infine monto un leggero cinturino in pelle blu donando una grande dignità a questo orologio economico, davvero bello al polso per la luminosità del quadrante.

Potrebbe essere stato costruito negli anni 70 del secolo scorso.



La cassa di forma tonda è tutta in acciaio chiusa da un fondello in acciaio a vite con OR.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  35,3 mm
Altezza con le anse                         42,9 mm
Spessore                                          9,1 mm
Anse                                               19   mm

Il movimento è un Citizen 8260A a carica manuale con 17 rubini, 21.600 A/h e circa 43 ore di riserva di carica con settaggio rapido della data.

Citizen Ore Felici Automatic 8200-S80831 HSW

La serie mito Ore Felici della Citizen nacque negli anni 80 del secolo scorso come linea economica della casa giapponese e prosegui fino al 2014 venendo sostituita dalla linea 98/218 qui significante l'esatto range di prezzo degli orologi.
Pur essendo modelli economici si può notare una buona qualità dell'insieme, la cassa tutta acciaio, quadrante con rivestimento resistente e soprattutto per il movimento automatico robusto e affidabile della Miyota.
Anche questo Citizen Ore Felici languiva in un cassetto dal 2016, decisi di sistemarlo anche se per me non è proprio uno degli orologi più "felici" che possiedo.
Era non funzionante, il problema consisteva nella doppia ruota di trasmissione del sistema di carica automatica che acquistai per pochi spiccioli riuscendo a riportare in vita il movimento.
Non ho fatto niente di estetico, mi sono limitato a rimontarlo e dotarlo di un bracciale elastico che mi era avanzato, forse un giorno monterò un cinturino in pelle.
Ho pubblicato questo Citizen poco attraente principalmente perchè fa parte di una linea che negli anni ha avuto un enorme successo ed è diventata mitica.

Questo Citizen potrebbe essere datato 1996.



La cassa di forma tonda è tutta in acciaio chiusa da un fondello in acciaio a vite.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica   36    mm
Altezza con le anse                         41,5 mm
Spessore                                        18,8 mm
Anse                                              18    mm

Il movimento è un Citizen 8200A a carica manuale con 21 rubini, 21.600 A/h e circa 45 ore di riserva di carica (in posizione ferma)
Ha settaggio rapido della data e del giorno.

Seiko 7009-8028

Un Seiko semplice questo Seiko 7009-8028, direi essenziale.
L'avevo dal 2016 ma non lo avevo mai aggiustato, così pochi mesi fa gli ho fatto una revisione completa e ora funziona egregiamente.
la cassa era bella, è rimasta com'era senza lucidatura che ho eseguito solo per il plexi.
Il quadrante ha piccolissimi difetti sul bordo ma nell'insieme è ancora bello.
Ho montato un bracciale Seiko che fa tanto anni 70, sinceramente non so se è il suo come uscì in catalogo.

L'orologio è datato Luglio 1977.




La cassa di forma tonda/tonneau è tutta in acciaio.
Il fondello è chiuso a vite con guarnizione OR.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica   36,8 mm
Altezza con le anse                         41,7 mm
Spessore                                        11,6 mm
Anse                                              18    mm

Il movimento è un Seiko 7009A con carica automatica, 17 rubini, frequenza di 21.600 A/h e una riserva di carica di circa 43 ore (in posizione ferma).

martedì 18 agosto 2020

Seiko "5" 6119-5431

Anche questo Seiko lo possiedo da alcuni anni, acquistai uno stock nel 2016 e lo restaurai con cura, era alquanto malandato.
Lucidai e risatinai la cassa rendendola praticamente come nuova, il quadrante era spettacolare e per farlo risaltare è bastato lucidare il plexiglass tornato anch'esso come nuovo.
Revisionato il movimento sostituendo alcuni leveraggi arrugginiti, adesso ticchetta alla perfezione.
Sprovvisto di bracciale all'arrivo, gliene ho montato uno assolutamente originale come veniva venduto all'epoca, trovato dopo lunghe ricerche, ottenendo un pezzo assolutamente coevo e molto bello.
La forma è decisamente particolare, visto in foto potrebbe sembrare strano ma credetemi che al polso fa una bella impressione e risulta estremamente elegante.
E poi che dire... un orologio inconsueto viene sempre notato.

E' di  Dicembre del 1975.



La cassa è completamente in acciaio.
Il fondello in acciaio è chiuso a vite con guarnizione.

Dimensioni:
Larghezza esclusa corona di carica  37,2 mm
Altezza con le anse                          40 mm
Spessore                                         10,4 mm
Anse                                               10 mm

Il movimento è un Seiko 6119C con carica automatica, 21 rubini, frequenza di 21.600 A/h e una riserva di carica di circa 46 ore (in posizione ferma).
Ha solo la carica automatica, particolarità abbastanza comune con molti altri movimenti di Seiko, il settaggio del day-date è rapido agendo sulla corona premendola ripetutamente.

Ostwok-Vostok Generaliskie Submarine

E' passato quasi un anno dal mio ultimo post, purtroppo il lavoro, gli impegni della vita mi hanno impedito di trovare un poco di tempo per aggiungere orologi della mia collezione.
Inoltre si è messo di mezzo anche il covid che ha spostato i pensieri da altra parte, fortunatamente per me e famiglia nessun problema.

L'orologio che pubblico ora, è moltissimo tempo che l'ho, mi era sfuggito e dato il buon numero di pezzi che possiedo non mi ero accorto che mancava all'appello.
E' un Ostwok Generaliskie con quadrante Submarine che acquistai nel 2009 per dare una cassa dorata al Paratropper "craquelato" che presentai tempo fa.
Così facendo mi rimase in casa il movimento con quadrante e avendo una cassa Generaliskie cromata nuova, riassemblai il tutto e ne uscì un orologio bello ed elegante nell'insieme, da qui il titolo Ostwok-Vostok.
C'è da dire che la Ostwok era una società svizzera che importava i Vostok sostituendo il loro marchio all'originale russo.
Il quadrante è di un blu molto bello e cangiante alla luce diretta, lancette acciaio con quella dei secondi rossa, e lunetta girevole con pallino roso grande.
Il movimento è un affidabilissimo e preciso Vostok automatico.



La cassa di tipo Generaliskie è cromata.
Il fondello in acciaio ha la classica chiusura ad anello avvitato che preme su una generosa guarnizione piatta.

Dimensioni:
Diametro esclusa corona di carica  41    mm
Altezza con le anse                         47,5 mm
Spessore                                          12,3 mm
Anse                                                18    mm

Il movimento è un automatico Vostok 2416B con 31 rubini, una frequenza di 19.800 A/h e una riserva di carica di circa 30 ore (in posizione ferma).